- mandare
- mandarev. tr. 1 Far andare qlcu. in un luogo per un fine determinato: mandare a chiamare qlcu.; mandare qlcu. per legna | Non mandare a dire le cose, dirle in faccia | Far andare: mandare in giro qlcu. | Mandare a gambe levate, far cadere rovinosamente (anche fig.) | Mandare all'aria, a monte qlco., farla fallire | Mandare a picco, a fondo, affondare | Mandare in rovina, rovinare | Mandare qlcu. all'altro mondo, al Creatore, in paradiso, ucciderlo | Mandare in fumo, in nulla, (fig.) render vano | Mandare in pezzi, frantumare, rompere | Mandare via qlcu., scacciarlo, licenziarlo. 2 Inviare, spedire: mandare una lettera | Indirizzare, dirigere: mandare le acque in un fossato | Mandare giù, ingoiare; (fig.) sopportare | Non mandare giù qlco., (fig.) non riuscire a sopportarla | Mandare a effetto, a compimento, concludere | Mandare a perfezione, far riuscire perfettamente. 3 Destinare qlcu. a un ufficio o assegnarlo a una sede: lo mandarono come pretore in provincia | (fig.) Mandare qlcu. al diavolo, a quel paese, in malora, non volerne più sapere. 4 Mettere in moto | Mandare in onda, trasmettere alla radio o alla televisione. 5 Emettere, emanare: mandare grida di gioia. 6 Concedere come premio, castigo e sim. | Che Dio ce la mandi buona!, ci conceda un felice esito di qlco. | Piove come Dio la manda, con grande intensità. ETIMOLOGIA: dal lat. mandare ‘affidare, dare in mano’.
Enciclopedia di italiano. 2013.